Questo weekend ho rischiato di morire in più occasioni.
Ore 7.45, Conegliano.
Incontri il tuo guidatore designato per il viaggio con destinazione Lucca e ti accorgi che :
- l'auto non è decisamente di questo secolo.
- non c'è il bagagliaio.
- il guidatore ed i suoi due figli hanno saltato le ultime 12 docce.
- dobbiamo viaggiare con i nostri bagagli in braccio.
- la musica che accompagnerà il viaggio sono i prodigy a palla alle 8 del mattino.
- la figlia minore ha la bronchite ed è seduta dietro di te in modo da poterti tossire giusto sul collo.
- il tachimetro segna 0 km/h anche in autostrada.
- il guidatore mangia panini e mandarini mentre guida e invade sistematicamente le corsie di destra e di sinistra.
- morirai presto.
- speriamo molto presto.
Arriviamo a destinazione dopo aver quasi tamponato un centinaio di persone e dopo aver avuto svariati attacchi cardiaci, iperventilazione, attacchi di panico et simili.
Vivere nella speranza che durante il mio soggiorno venga inventato il teletrasporto in modo da non dover tornare con lui.
Purtroppo in Italia viene investito troppo poco denaro e risorse per la ricerca quindi ogni mia speranza in una nuova forma di trasporto è invana.
Ritorno uguale ma con la ventola dell'aria calda impostata alla potenza massima poiché rotta e impossibile da regolare.
Arrivo a casa completamente liofilizzata.
Conclusione: riutilizzerai il servizio di car sharing?
Assolutamente si. Il peggio è andato. Ora mi aspettano solo confortevoli BMW con profumatori alla vaniglia, musica lounge in sottofondo e aria condizionata.