lunedì 30 settembre 2013

Di festival e di Lexotan

Nelle ultime ore si è concluso il Treviso Comic Book Festival. Il che significa che la maggior parte dei volontari di questa manifestazione in questo istante stanno riscoprendo il piacere di essere al mondo. 
Persone che per giorni non hanno dormito o mangiato, ed alcuni purtroppo neppure lavati, ora stanno riscoprendo l'arte del pisolo, lo zen della cacca con giornale ( nel nostro caso fumetto ovviamente comprato durante il festival ) e la millenaria disciplina del "E adesso che cazzo faccio?".
Partendo dal presupposto che l'essere umano sia composto al 70% d'acqua, io mi sento di affermare con certezza che il mio invece sia nella stessa percentuale composto d'ansia. 
Quindi so riconoscere un mio simile, senza neanche doverlo annusare tra le chiappe che è poco fine. ( Cosa di cui sarebbe sicuramente d'accordo la mia collega The Simonalist , che di cose poco fini, se ne intende.)
E devo ammettere che in questo festival ne ho riconosciuti parecchi : il simile fotografico con l'ansia da prestazione, il simile organizzativo che secca prosecchi come se non ci fosse un domani ed il simile artistico/vetrinistico che si suddivide a sua volta in due categorie, quello in attacco di panico e quello che attacca il panico ai passanti ringhiando un "cazzoguardi?".

Ma nonostante tutto il festival si è concluso per il meglio, perchè a noi, l'happy ending, ci piace!
Ognuno ha partecipato attivamente alla sua riuscita ed adesso ci sentiamo tutti con quel teporino nel cuore convinti che, nel nostro piccolo, sia anche un pò merito nostro; e che ci porterà l'anno prossimo a rispondere all'arruolamento con un tonante "We can do it!"

Per quanto mi riguarda l'anno prossimo sicuramente ci sarò, con la promessa che nel mio borsone, tra obbiettivi e flash, farò scivolare un paio di boccette di Lexotan da condividere con i miei nuovi amici.  







Nessun commento:

Posta un commento