giovedì 26 settembre 2013

Diario di una tragedia

Silenzio.
Si apre il sipario. 
Una giovane donna in un ufficio dalle grandi vetrate che guardano dall'alto una città. 
E' estate, le finestre sono aperte, avvicinandosi ad esse si possono vedere case e palazzi per chilometri. 
All'improvviso un rombo. Un aereo a bassa quota passa di fronte al palazzo, il rumore è assordante ma nessuno sembra notarlo. Strano. Impossibile non seguirlo con lo sguardo. L'aereo continua a perder quota fino a schiantarsi al suolo sui palazzi vicini. Subito un'onda circolare infuocata con epicentro il relitto parte velocemente dando luogo ad una sproporzionata ed epica distruzione di ogni cosa incontri il suo tragitto. 
Dalla finestra vederla avvicinarsi, rimanere immobili, mentre tutti corrono ed urlano, sentirsi già morti dentro. 
Si avvicina. 
Chiudere gli occhi.
 Tre...Due...Uno.
BOOM. 
Riaprirli.
 Il vuoto. 

Silenzio. 
Si chiude il sipario. 






Se solo qualcuno mi avesse voluto bene mi avrebbe impedito di mangiare la burrata prima di andare a letto. 

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