lunedì 16 settembre 2013

....Ma vorrei essere altrove

Ed eccomi qui, nella mia gabbia di vetro. Un terrario dove se a Dicembre scende sotto i 30° c' è da accendere un cero a San Gennaro. La fonte di ogni mio mal di testa, il mio vaso di Pandora.
Fondamentalmente sono in ufficio. 
Ed è Lunedì mattina, il che vuol dire che fino ad un'ora fa ero a casa appesa ai pantaloni di Lone che urlavo piangendo : "Amoreeee...Non voglio andare a lavorooooo!! Tagliami un braccio, fammi un'agopuntura con dei chiodi, fammi vedere Uomini e Donne senza sosta per 6 ore ma non farmi andare a lavoroooooooooo!!!"
Ed eccomi qui, a lavoro, per l'appunto. Perchè più una cosa nella vita fa schifo, più fa bene farla: i cavoli per esempio o un clistere.
Perchè nella vita io avrei voluto fare l'ammaestratrice di unicorni, la pittrice col nero di seppia o l'accarezzatrice di gatti. Ma erano tutti piccoli stage poco retribuiti senza possibilità di assunzione.
Ma invece eccomi qui, a guadagnarmi un posto nel mondo con la stessa voglia di lavorare di un rotolo carta igienica mentre ti vede arrivare in bagno.




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